La Lingua del Pappagallo: Cronache Borghigiane di Prima della Guerra
C'era dunque il suo motivo, se Gano non era allegro. Tornava con la carniera vuota; e, come spesso avviene a chi si attardi nell'ardor della cac cia, si accorgeva ora a un tratto d'aver vuoto per giunta anche lo stomaco. Ora che il sole calava, gli acuti aromi del bosco stimolavano l'ap petito del torte campagnolo, che s'era a malapena sdigiunato con un pezzo di pane e di formaggio quel penetrante odore di ginepro e di nepitella gli suscitava subitanee visioni di pietanze casalinghe, che il desiderio della cena_ancor lontana gli faceva apparire più succulente. Perciò la sua stizza cre sceva. E internamente si andava trasformando in attività cerebrale, che gli suggeriva pensieri più neri della bocca del fucile; esternamente in fumo della pipa ed in attività delle gambe, che si apri vano a passi più lunghi e più solleciti facendo scricchiolare sotto le grosse scarpe imbullettate le stipe e le foglie secche di cui le prime brezze d'ottobre avevano cominciato ad imbottire il ter reno del bosco.
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